CNA NeXT Innofare del 4 -5 Ottobre 2014 all’interno della Maker Faire Roma vuole tracciare insieme ad artigiani e PMI l’identikit dell’innovazione.
Tra i temi affrontati per innovare le imprese del nostro Paese, parliamo di #networking con Ivana Pais, moderatore del tavolo “Conquistare i mercati con la rete, tramite le reti da��impresa e le reti fra persone“. Registrati al tavolo e partecipa alla discussione.

Le due giornate di Innofare 2014 del 4-5 ottobre sono caratterizzate da tre momenti distinti: incontro, discussione e confronto. Quanto A? importante lo scambio dialettico di idee e progetti per promuovere la consapevolezza delle opportunitA� offerte dall’innovazione?

Secondo me A? utile se fatto in modo mirato, superando la logica delle buone prassi, che consisteva nella��andare a prendere una��esperienza fatta dalla��altra parte del mondo, in condizioni socio-economiche diverse, in un contesto diverso ed importarla nella propria azienda e nel proprio territorio perchA� lA� ha funzionato.
Questo meccanismo nel passato, spinto molto anche dalla Commissione Europea, ha in parte deluso poichA� le buone pratiche, sdradicate dal loro contesto, spesso non funzionano piA? perchA� servono regole e meccanismi nuovi.
Quello che ci vuole A? un confronto a partire dalle esperienze positive, ma con una��analisi attenta delle condizioni di contesto che le rendono possibili. PiA? sono vicini i contesti che si confrontano tra loro, meglio A?.

L’obiettivo finale di Innofare 2014 A? tracciare l’identikit dell’innovazione e confrontarsi con politici e istituzioni sulla messa in atto di azioni concrete. Quanto A? importante il coinvolgimento delle istituzioni nel processo di innovazione del nostro Paese?

A? inevitabile. Se non si passa dalle istituzioni si rischia di finire in una pratica spesso usata nei contesti legati alla��innovazione che A? a�?la��innovazione senza permessoa�?, basata sul principio di fare a prescindere dai contesti. Io sono favorevole al fare, ma al senza permesso non tanto.
Esiste una retorica da startup che si fonda sulla��innovazione senza permesso: sono da��accordo che fare sia sempre meglio che non fare, ma non possiamo puntare piA? in alto? Pensare che i nostri referenti istituzionali siano degli interlocutori con i quali aprire un dialogo che porti al fare con il permesso e costruire delle regole che favoriscano la��innovazione, lavorando tutti insieme.
Non dobbiamo continuare ad avere un comportamento adolescenziale che ci porta a fare le cose di nascosto, nonostante la��Italia sia un paese adolescenziale.
Io auspico un superamento del fare senza permesso, una politica che supporti chi ha voglia di innovare, ma oltre a ciA? quello che dobbiamo imparare a fare A? a�?saper chiederea�?.
Il mondo della��innovazione spesso non esprime una domanda organizzata e Innofare puA? essere davvero una buona occasione per interloquire con cognizione e struttura con le istituzioni.

La fase di discussione di Innofare 2014 prevede ben 9 tavoli all’interno dei quali confrontarsi su tematiche importanti riguardo l’innovazione. Nel tavolo che Lei modera si parla di #networking. Cosa significa oggi per un artigiano inserirsi in una rete da��impresa e collaborare con altri? Quali vantaggi e svantaggi?

Oggi non siamo piA? nella situazione di ragionare se farlo o no, bisogna fare rete.
Possiamo ragionare sulle modalitA�: si A? diffuso tanto il a�?contratto di retea�? che perA? non ha dato grandi risultati, forse perchA? abbiamo bisogno di reti piA? che di contratti. Abbiamo bisogno di attivare prima relazioni, poi le forme contrattuali seguono.
Su questo lavoreremo molto nel tavolo che modero, parlando di rete in ottica ampia. Solitamente si parla di a�?retea�? riferendosi a reti tra imprese, mentre quello che emerge oggi come fenomeno socio-economico A? che le reti le fanno le persone, producendo poi scambi economici.
Uno degli aspetti importanti che tratteremo sarA� quindi, oltre a capire come gli artigiani possano mettersi in rete tra loro, come possano diventare loro promotori di reti tra i loro clienti o consumatori, ad esempio.
Ribaltare le reti per vederle non soltanto da un punto di vista formale e contrattuale di reti tra imprese, ma anche e soprattutto da un punto di vista sostanziale: come collaborare tra artigiani e con attori di diverso tipo e come organizzare reti tra i clienti e diventare promotori, evitando cosA� di bypassarli.

Quanto conta la Rete nel fare rete?

A? indispensabile. La rete abilita e facilita questi comportamenti di rete.
Inoltre se la��artigiano non ca��A? (in rete), oltre a perdere la��opportunitA� di fare piA? facilmente il proprio lavoro rischia di perdere la��occasione di sfruttare reti che si costituiscono a prescindere da lui, rimandendo estromesso da un mondo che va avanti.

A che livello ragionare quando si parla di networking? Locale e globale, entrambi giusti?

Assolutamente sA�, vanno avanti insieme. La rete globale non sostituisce quella locale. I territori contano sempre tanto ma diventano uno dei nodi di reti piA? ampie.

Innofare 2014 A? organizzato da CNA Giovani Imprenditori. Si parla spesso di start-up e di aziende create da giovani.
PuA? esserci sviluppo e crescita senza innovazione? Cosa serve oggi ai giovani per intraprendere una��attivitA� imprenditoriale? Su cosa devono puntare e cosa, invece, va evitato?

Un giovane dovrebbe smettere di copiare quello che fanno gli altri e innovare veramente.
Spesso la startup italiana ha la sindrome della cenerentola, va a vedere cosa succede nella Silicon Valley e fa la versione italiana. Siamo ad un livello tale di globalizzazione che se ca��A? una cosa bella nella Silicon Valley i clienti possono usare direttamente quella.
Continuare a fare copia e incolla delle startup straniere non porta a nulla, la��innovazione vera quando la��abbiamo vista A? innovazione che parte da noi e dalle nostre specificitA�, con ambizioni internazionali ma incentrata sui nostri contesti.