CNA NEXT INNOFARE si svolge il 4-5 ottobre alla Maker Faire Rome: un momento importante di incontro, discussione e confronto sulle tematiche piA? importanti riguardanti l’innovazione.
Tra gli speaker di sabato 4 ottobre, A? con noi Alberto Onetti che ci parla di “Da Startup a Scaleup: la��imperativo della crescita“.
Per partecipare ad Innofare A? obbligatorio registrarsi all’evento. Registrati all’incontro di sabato mattina.

L’obiettivo finale di Innofare 2014 A? tracciare l’identikit dell’innovazione e confrontarsi con politici e istituzioni sulla messa in atto di azioni concrete. Quanto A? importante il coinvolgimento delle istituzioni nel processo di innovazione del nostro Paese?

I nostri dati (MTB Survey) ci dicono che una startup su dieci si costituisce alla��estero. Il motivo principale A? che il vestito normativo italiano A? troppo rigido e antiquato, e male si adatta a imprese che debbano crescere rapidamente a livello globale con una elevata propensione al fallimento. Se mi passate una battuta, A? come se volessimo far partecipare a una corsa a ostacoli persone vestite in frac e bombetta. Elegante, ma non efficace. Qualcosa si A? fatto negli ultimi anni per semplificare la normativa e gli adempimenti per le imprese innovative.

Ma la��impianto normativo e regolamentare nel suo complesso resta troppo penalizzante. Credo che le istituzioni debbano concentrarsi sul creare le condizioni perchA� impresa e innovazione possano sprigionarsi. Dice bene Neelie Kroes, vicepresidente uscente della Commissione Europea: a�?Il compito di noi politici A? quello di rimuovere gli ostacoli e levarci dai piedia�?. E qui ca��A? tanto da fare.

La fase di Incontro di Innofare 2014 illustra gli scenari che gli artigiani e gli imprenditori si trovano ad affrontare per vincere la scommessa della��economia digitale. Nel suo intervento si parla di a�?Da Startup a Scaleup: la��imperativo della crescitaa�?. Quali sono le basi per creare una startup di successo?

Sul fronte a�?startupa�? abbiamo fatto passi da gigante in Italia. Oggi il fenomeno a�?startupa�? A? molto diffuso anche da noi, cosa impensabile anche solo cinque/sei anni fa. Il che A? una cosa molto positiva perchA� fare startup significa fare impresa e innovazione, abitudini che nel nostro paese avevamo un poa�� perso. PerA? questo non basta.

Tutta questa energia imprenditoriale (e tutti gli sforzi che si stanno facendo per sostenerla da diversi fronti: lato investimenti, servizi di incubazione e di accelerazione, formazione, …) rischia di andare dispersa se questi embrioni di impresa e di innovazione a�� le startup appunto a�� non si traducono in grandi aziende capaci di creare occupazione e reddito.

Sono quelle che chiamiamo a�?scaleupa�? e che, in Italia, sono ancora troppo poche. Non vorrei che la tendenza al nanismo propria della nostra struttura industriale contagiasse anche il mondo delle startup che, per natura, ha necessitA� di scalare.

Innofare 2014 A? organizzato da CNA Giovani Imprenditori. Si parla spesso di start-up e di aziende create da giovani.
PuA? esserci sviluppo e crescita senza innovazione? Cosa serve oggi ai giovani per intraprendere una��attivitA� imprenditoriale? Su cosa devono puntare e cosa, invece, va evitato?

Domanda cui A? difficile dare risposte non banali. Fare impresa e innovazione richiede essenzialmente tre cose: 1) competenze 2) capacitA� di sognare in grande e 3) capacitA� di metabolizzare il fallimento.
Quanto alla prima, i nostri dati (MTB Survey) ci dicono che ca��A? una fortissima correlazione tra il livello di formazione (post universitaria, a livello di Ph.D. o Master per intenderci) e la probabilitA� di successo di una startup. La��intuizione puA? anche venire sotto la doccia, ma richiede competenze per immaginarla e soprattutto realizzarla.

In secondo luogo, i progetti imprenditoriali importanti nascono da visioni ambiziose. Chi sogna una a�?capannaa�? difficilmente costruisce un a�?castelloa�?. E, in Italia, eccediamo per pragmatismo e visioni modeste. A? importante stare con i piedi per terra, ma bisogna osare e guardare lontano, fin dal primo giorno.

Da ultimo, bisogna sapere accettare il fallimento e imparare dalle esperienze negative. Le statistiche ci dicono che la��80-90% delle startup non sopravvive. Fallire per chi fa impresa A? fisiologico. In Italia il fallimento A? culturalmente stigmatizzato e sotto il profilo normativo penalizzato. Ma A? cosa normale per chi osa e la��unico modo per imparare a fare impresa.